Garozzo Zannini Quirini Eleonora

ASSEGNISTA
eleonora.garozzo(AT)ipsp.cnr.it

pubblicazioni: Orcid
profilo personale e attività: People
Curriculum Vitae

Mi sono laureata in Scienze Agrarie e Ambientali all’Università della Tuscia di Viterbo (VT). I miei primi approcci con la ricerca sono stati nell’ambito dei tirocini formativi. Durante la laurea triennale ho svolto il tirocinio presso l’istituto CNR-ISAFOM di Ercolano (NA) da maggio 2016 a fine luglio 2016, in cui ho seguito in campo le colture di fagiolo (quattro varietà autoctone campane: Butirro, Mustacciello, Zampognaro e Quarantino), canapa e quinoa e ho sviluppato anche la mia tesi triennale dal titolo “Le colture proteiche da granella: nuove prospettive”.
Per il tirocinio magistrale, invece, ho vinto una borsa di studio nell’ambito del progetto “International Undergraduate Research” che mi ha permesso di trascorrere 3 mesi (giugno 2018-agosto2018) presso l’University of Nevada, Reno (NV-USA) e qui ho lavorato al progetto dal titolo “Effects Of Multiwall Carbon Nanotube (MWCNs) In Lateral Root Growth Of Tomato And Lettuce”. Per questo progetto ho seguito la coltivazione in idroponica di lattuga e pomodoro trattate con MWCNs e ho fatto analisi sulle radici utilizzando anche software come WinRHIZO. Inoltre, sono stata di supporto agli altri ricercatori con le loro prove su pomodoro sia in serra sia in pieno campo, sulla quinoa e in laboratorio.
Da marzo 2021 sono assegnista di Ricerca nel progetto “GRADITI – grani antichi per nuovi prodotti salutistici” in cui sto svolgendo attività agronomica con grani antichi, canapa e favino, oltre all’attività di supporto alle aziende agricole coinvolte nel progetto.
Da novembre 2021 sto svolgendo anche il dottorato in Scienze della Vita presso l’Università degli studi di Siena in collaborazione con il CNR-IPSP dal titolo “Terpene profiling in leaves and flower of improved hemp genotypes” in cui seguo sia la coltivazione aeroponica delle piante di canapa sia il lavoro in laboratorio con le diverse analisi tra cui quelle con l’HPLC e la gascromatografia.