Notte Europea dei Ricercatori 2021, la partecipazione dell’IPSP a Torino

Alla Notte Europea dei Ricercatori a Torino, organizzata dal Politecnico in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino nelle giornate del 24 e 25 settembre, l’IPSP ha partecipato con cinque eventi. Due sono state le lezioni destinate alle scolaresche: per i giovanissimi studenti delle Scuole Primarie “Calvino” di Moncalieri e “Vittorino da Feltre” di Torino, Nicola Bodino, Sara Ottati e Matteo Ripamonti hanno presentato “Insetti: piccole bocche, grandi disastri”, un viaggio nell’affascinante mondo degli insetti, importantissimi attori nel funzionamento degli ecosistemi, ma anche capaci di provocare grossi danni in agricoltura. Alle scolaresche è stato spiegato e mostrato come si studiano gli insetti, come si catturano e come si riconoscono. Per gli studenti del Liceo Scienze Umane “Regina Margherita” di Torino, Marta Vallino dell’IPSP e Roberto Carradore dell’Università degli studi di Milano – Bicocca hanno proposto una lezione dal titolo “Sociologia, biotecnologia e cittadinanza: primi passi nella ricerca transdisciplinare”, presentando un esperimento di Citizen Science, condotto come attività di Alternanza Scuola-Lavoro in un Liceo Scientifico. Dopo una micro-formazione metodologica, gli studenti hanno partecipato a 4 fasi: costruzione di un questionario; somministrazione a compagni di altre classi, personale scolastico e genitori; analisi statistica dei dati con l’insegnante di matematica; presentazione pubblica dei risultati. È stato poi mostrato come l’esperienza sia replicabile e ampliabile focalizzandosi sulla diversità dei punti di vista (ricercatori, insegnanti, studenti e genitori) nella prospettiva di realizzare un dialogo transdisciplinare.

Nell’ambito della Maratona della Ricerca, l’IPSP ha presentato tre eventi. Raffaella Balestrini ha proposto “Optimus Prime”, un focus sulle strategie innovative per rendere più forti le piante sin da piccole. Durante questo evento è stato illustrato come sia possibile, attraverso la ricerca dei meccanismi alla base delle interazioni con agenti naturali e microrganismi del suolo a livello del seme, proteggere e aiutare le piante ad affrontare meglio le condizioni di stress ambientali dovute ai cambiamenti climatici. Marina Ciuffo, invece, ha presentato “Un cocktail di fagi? Sì grazie, fa bene alle piante…”, una lezione in cui si è parlato dei virus non in accezione negativa, ma come elementi fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema: è questo il caso dei batteriofagi, virus che colonizzano i batteri e che costituiscono promettenti alternative all’utilizzo di antibiotici e prodotti a base di rame.

Presso l’Orto Botanico, infine, Valeria Bianciotto, in collaborazione con il DiBIOS dell’Università di Torino, ha proposto due attività. Una di laboratorio dal titolo “Interazioni tra le piante e i microrganismi: amici o nemici?” in cui, attraverso percorsi guidati in serra tra le colture di piante di diverse specie e osservazioni macroscopiche e microscopiche e indagini molecolari, sono stati presentati differenti tipi di interazione in particolare quelle tra piante-virus e piante-funghi simbionti. L’altra attività ha riguardato la presentazione e il commento dei video divulgativi “Rizosfera-la vita sottoterrestre”, “Orchids” e “Microrganismi”, tesi a stimolare curiosità e attenzione verso le complesse relazioni tra le piante e gli organismi del suolo, la biodiversità e la loro valorizzazione in un’ottica di bioeconomia.