Caruso Carla

ASSOCIATO
caruso@unitus.it

pubblicazioni: Orcid
profilo personale e attività: People
Curriculum Vitae

Le attività di ricerca si sono concentrate sull’isolamento e caratterizzazione strutturale e funzionale di geni e proteine correlate alla patogenesi (PR) utilizzando differenti specie vegetali. Sono state utilizzate tecniche di modeling molecolare e mutagenesi sito-specifica per studiare la correlazione struttura-funzione, dimostrando in particolare che l’attività ribonucleasica delle proteine PR4 di frumento è associata alla loro attività antifungina. Inoltre, sono stati esplorati gli effetti dell’infezione fungina, delle ferite o dell’applicazione esogena di fitormoni sull’induzione dei geni e proteine PR in differenti sistemi vegetali e investigati gli effetti della sovraespressione delle proteine PR sulla resistenza delle piante di tabacco e pomodoro, sia infettate da funghi che trattate con induttori SAR. È stata anche analizzata la regolazione trascrizionale dei geni PR da parte di nuovi fattori di trascrizione identificati, così come il ruolo degli ormoni vegetali e della loro comunicazione incrociata nella regolazione fine della risposta immunitaria delle piante contro stress biotici e abiotici.
Un’altra area interessante esplorata è stata lo studio delle basi molecolari ed epigenetiche del fenomeno del priming in piante di riso, con un focus particolare sulla riprogrammazione del proteoma e sullo stato di rimodellazione della cromatina.
Negli ultimi dieci anni, si è anche impegnata in ricerche sull’adattamento delle piante antartiche alle condizioni ostili in cui si sono evolute e sulla loro resilienza ai cambiamenti climatici. In particolare, la ricerca ha approfondito l’adattamento della pianta antartica Colobanthus quitensis ai cambiamenti climatici globali utilizzando approcci trascrittomici, proteomici e metabolomici. Inoltre, è stata studiata l’influenza dei fattori ambientali sulle interazioni pianta-comunità microbica ad essa associata utilizzando matrici provenienti sia dall’Antartide che dall’Artico, con un particolare focus sulla relazione tripartita tra piante, funghi e virus. Infine, è stata esplorata la bioprospezione di microrganismi provenienti da ambienti estremi per le loro potenziali applicazioni in agricoltura, medicina e industria.