Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale (AUTOFITOVIV)


Iniziativa finanziata dalla sottomisura 1.2 nell’ambito del bando PS-GO 2017 del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Toscana (fondi FEASR)

Denominazione completa del progetto e soggetti attuatori (capofila e partner):
Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale (AUTOFITOVIV)

Soggetto capofila:

  • Associazione Vivaisti Italiani

Soggetti partecipanti:

  • Accademia dei Georgofili
  • Vannucci Piante di Vannucci Vannino
  • Società Agricola Innocenti e Mangoni Piante di Innocenti Agostino e C. Ss
  • Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria Centro DC (APB), Centro OF
  • Università di Firenze-Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DISPAA)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante
  • Università di Pisa Dipartimento in Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali
  • Pin Soc. Cons. A R.L. Servizi Didattici e Scientifici per l’Università (DiSAAA-a)

Finalità e risultati principali:
Nella filiera produttiva vivaistica i continui scambi commerciali rappresentano una delle principali cause di introduzione e diffusione di patogeni provenienti da altri Paesi, più comunemente indicati come “specie invasive”. La presenza di questi agenti può rappresentare una seria minaccia per l’ambiente vivaistico, con notevoli perdite in termini di produzione che molto spesso si traducono in perdite economiche per il vivaista. La pericolosità di questi patogeni non è limitata al solo vivaio, ma anche all’ambiente naturale dove il microrganismo potrebbe sfuggire causando seri danni alle piante e compromettendo allo stesso tempo la biodiversità di un ecosistema. Negli ultimi anni è emerso come l’incidenza di molte malattie causate da specie invasive sia strettamente legata al cambiamento climatico. Il progressivo aumento delle temperature e il modificarsi dei regimi pluviometrici creano delle condizioni favorevoli allo sviluppo e alla diffusione delle specie patogene invasive sia in vivaio che in ecosistemi naturali.

Nell’ambito del progetto le attività svolte da IPSP hanno riguardato:

  1. Organismi nocivi in ingresso: nuovi insetti e patogeni non nativi di piante legnose si stanno affermando a ritmi crescenti soprattutto per il rapido aumento degli scambi intercontinentali di piante ornamentali. I protocolli già pubblicati dalla LAMP per Phytophthora ramorum, Ceratocystis platani e Xylella fastidiosa sono stati ulteriormente implementati utilizzando strategie diverse per i diversi patogeni
  2. Monitoraggio di oidi (Erysiphe) e ruggini (Tranzschelia): rappresentano due grandi gruppi di patogeni che negli ultimi anni stanno causando infezioni delle porzioni aeree delle piante in vivaio e che condizionano maggiormente l’uso dei fungicidi nella difesa in ambiente vivaistico. I risultati ottenuti hanno mostrato che la sonda disegnata per Erysiphe, come quella di Tranzschelia, sono in grado di rilevare le diverse specie presenti in ciascun genere. Il dosaggio in duplex ha inoltre mostrato che non è presente nessuna azione inibitoria tra le due sonde, ed entrambe sono in grado di rilevare, nella stessa reazione di amplificazione, sia oidi che ruggini.

Costo totale del piano strategico e del contributo erogato:
Costo totale del progetto: € 366.505,84
Contributo CNR-IPSP: € 44.500,00

Durata progetto:
Febbraio 2019 – Gennaio 2022

Sito web del Progetto

Coordinatore di Progetto: Alberto Santini
Partecipanti IPSP: Nicola Luchi, Duccio Migliorini, Emanuele Nigrone, Francesco Pecori, Alessia L. Pepori.
Data inizio: 01/02/2019
Data fine: 31/01/2022