Shield4Grape – Breeding and integrated pest management strategies to reduce reliance on chemical pesticides in grapevine
I cambiamenti climatici ed il progressivo degrado ambientale stanno mettendo a dura prova i territori agricoli in Europa e nel resto del mondo. La strategia europea per la biodiversità entro il 2030 fornisce un piano comprensivo ed ambizioso a lungo termine volto a garantire la salvaguardia degli ecosistemi naturali. La vite (Vitis spp.) è una delle principali colture al mondo, e sebbene la viticoltura sia un settore trainante per l’economia agroindustriale europea, rappresenta anche l’agroecosistema che impiega il più alto quantitativo di fitofarmaci e con il più alto rischio di perdita di biodiversità.
In questo contesto, il progetto Shield4Grape, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe, e a cui partecipano 16 Istituzioni di 7 Paesi Europei, ha il principale obiettivo di rendere la viticoltura europea più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Coordinato dal CNR-IPSP di Torino, in Shield4Grape (S4G) si adotteranno approcci innovativi volti a migliorare la resilienza del sistema viticolo alle fitopatie in un contesto di cambiamento climatico.
Un punto chiave del progetto sarà la valorizzazione della biodiversità esistente della vite e l’identificazione di nuovi tratti di resilienza. Protocolli di breeding tradizionale e nuove tecnologie come il gene editing, la cisgenesi e la mutagenesi, saranno utilizzati per produrre nuovi genotipi resilienti. Verranno inoltre adottate in vigneto strategie più sostenibili volte al controllo dei principali patogeni. Le prove in campo, destinate a migliorare l’efficacia di protocolli di difesa integrata applicati ai nuovi genotipi resilienti, saranno condotte in diversi vigneti, dislocati in tutte le più importanti regioni dell’UE interessate alla viticoltura.
Le ricadute pratiche di S4G consentiranno di aumentare ulteriormente il valore del patrimonio viticolo europeo, grazie alla sensibile riduzione del numero dei trattamenti chimici in vigneto (almeno del 50%), attraverso l’impiego di strategie agronomiche meno invasive sull’ambiente e utili a favorire il ruolo funzionale dei microorganismi benefici del suolo. Il progetto contribuirà quindi concretamente alla salvaguardia del territorio (in misura particolare di quelle aree geografiche interessate da un’alta presenza di vigneti), della salute degli operatori agricoli, della popolazione residente e del consumatore finale.
Responsabile e coordinatore del progetto:
Giorgio Gambino
Committente:
Unione Europea – programma Horizon Europe
Data inizio: 01/02/2024
Data fine: 31/01/2027
Sede: Sede e Direzione
Area Tematica:
Stress abiotici e biotici legati ai cambiamenti climatici (CLIMA)
Biodiversità degli ecosistemi agro-forestali (BIODIV)
Personale di ricerca coinvolto nel progetto:
Perrone Irene
Pagliarani Chiara
Boccacci Paolo
Moine Amedeo
Stefano Raimondi
Supporto tecnico: Luca Bordone
Supporto amministrativo: Concetta Mottura, Josè Saporita, Danila Fiaschi, Daniela Cerro, Davide Turati